Numerologo, scultore, artista eclettico.
Geraldo Lafratta interpreta la vita e l’uomo attraverso il sorprendente e inedito connubio arte-numeri.
Dice di sè:
Sono cresciuto credendomi uno come tanti, un ragazzo senza nè arte nè parte, il mio unico senso era il lavoro e il mio motto era “sono così, non cambierò mai”.
Passavo 10, 11 ore al giorno a lavorare, convinto che il domani mi avrebbe ripagato dandomi tante gioie ma, in realtà, ero aggrovigliato in un sistema di fatica.
La mia vita cambiò quando incontrai Francesca Angrisano, con cui iniziai un percorso di crescita interiore.
Vuoi sapere dove mi ha portato? entra nel mio mondo, scopri chi sono e come sono entrato nel mio paese delle meraviglie.
La sua è una vita che si è realizzata quasi istantaneamente da una folgorazione di un incontro apparentemente casuale. Da un tirare avanti per pagare le bollette a una vita di successo in cui è riuscito a esprimere il suo talento poliedrico, il suo Progetto d’Anima.
La Numerologia ha trasformato la sua Vita.
Nei Numeri e nell’Arte, le Chiavi che gli hanno dato il senso del passato, la pienezza del Presente, un Futuro di realizzazioni.
La formula l’ha codificata nella sua MateMagica, non una semplice tecnica numerologica, ma un portale di accesso alla globalità dell’Uomo, perchè abbracci il senso della propria esistenza e non si lasci sfuggire il meglio di sè.
Non è mai troppo tardi per cambiare ed è sempre il momento giusto per prendere coscienza dei propri talenti.
Il Numero si trasforma in Arte e diventa uno Strumento, un portale per vedere oltre i propri limiti.
Le sue interpretazioni dei numeri personali e dei nomi, che lui chiama codice PIN = Personalità – Identità – Numerologica sono messaggi potenti in grado di innescare, per chi lo voglia, salti quantici verso il miglioramento personale, per comprendere il motivo di scelte passate, il proprio scopo di vita, scoprire inimmaginabili talenti.
“Altrimenti, che senso avrebbe vivere per lavorare?” – afferma sempre nei seminari e workshop che conduce in tutta Italia.
Geraldo Lafratta è definito da molti il poeta del ferro.
La sua arte è metallica è acciaiosa. Usa infatti saldatrice martello e bombole ossiacetilene: ogni sua creazione e’ un emozione della sua vita.
Il ferro ascolta la sua musica interiore e si lascia trasformare creando ambientazioni favolistiche e interni soprendenti con oggetti d’arredo di grande effetto visivo.
